Se il mondo finisse… è come ipotizzare: se morissi domani? E allora la mia vita sarebbe completamente diversa? Anni fa uscii a cena con un sieropositivo e gli chiesi come ci si sentiva ad avere una scadenza, dimenticandomi che tutti ce l’abbiamo. A mia discolpa posso dire che avevo vent’anni e pensavo di avere una vita lunga e piena di fortuna. Poi, la vita mi ha fatto capire che sarei durato meno di quanto prevedessi.
Se il mondo finisse, vorrei prima vedere il mio amato Cile. Vorrei passeggiare in piazza della Moneda dove è morta la democrazia. Vorrei inerpicarmi sulle Ande dove la libertà è ancora viva. Vorrei inoltrarmi nel deserto di Atacama per cogliere la rosa di Sepulveda. Vorrei approdare sull’isola di Pasqua per genuflettermi al cospetto di grandi facce di pietra.
Se il mondo finisse, vorrei prima camminare per le strade di San Francisco, dove puoi fare yoga, manifestare per i diritti gay e creare una nuova religione nello stesso giorno. Vorrei inalare l’aria della baia dove finisce il mondo e ne inizia un altro. Vorrei affittare l’appartamento adiacente a quello di Isabel Allende e invitarla per chiederle come mai una storia d’amore ha una fine.
Se il mondo finisse, vorrei prima sposarmi in Chiesa. Nonostante il mio ateismo, esibire davanti a Dio -un’entità che forse ha creato la vita- il mio amore per un’altra persona è qualcosa di incredibilmente potente. Vorrei poter dire che agli occhi di Dio siamo tutti uguali. Vorrei poter dire che il Vangelo parla d’amore. Vorrei che Dio fosse uguale per tutti. Vorrei che il rispetto degli altri vincesse sulla fede, perché Dio non condivide la vita umana. E se Dio fosse uno di noi, sarebbe ateo pure lui.
Se il mondo finisse, vorrei veder prima nascere mio nipote per tenerlo tra le braccia e sussurrargli all’orecchio la canzone di Dumbo: benvenuto quaggiù! Vorrei osservarlo dormire nella culla mentre gli offro tre doni, come se fossi una fatina in miniatura con la bacchetta in mano: la salute, l’onestà e la semplicità. Vorrei leggergli un libro nella speranza di infondergli la passione per la letteratura. Vorrei scrivere un racconto tutto per lui.
Se il mondo finisse, vorrei passare l’ultima sera tra le braccia di chi amo. Vorrei sorseggiare un bicchiere di vino, assaggiare il baccalà al brandacujun e inventare insieme un futuro anche se non ci sarà.
Andrea Grippo 